mercoledì 11 settembre 2013

Collana Premantura

Nel post di lunedì parlavo dei miei esperimenti con l'etching e del pezzo che avevo realizzato e che forse avrei recuperato anche se non mi soddisfaceva del tutto, in questo post inece vi parlo di come quel pezzo si sia unito a due vetri di mare recuperati in Istria. Durante le vacanze in agosto ho recuperato pezzetti di vetro levigati dal mare da ogni bellissima spiaggia che abbiamo visitato. L'Istria è una terra splendida con una natura rigogliosa, bellissime spiagge e gente accogliente perciò la collana che ho realizzato l'ho chiamata Premantura in omaggio a questa terra e al suo mare rievocato nei colori delle pietre che ho usato. Premantura è la zona immediatamente precedente alla penisola di Kamenjak che è all'estremo sud dell'Istria ed un parco naturale protetto (se cercate in internet troverete immagini spettacolari). Inizialmente i due sea glass li avevo pensati in un bracciale poi una volta realizzata la lamina di rame incisa la collana è praticamente nata da sola. E giusto per non farci mancare gli esperimenti da piccolo chimico è stata anticata utilizzando l'uovo sodo, (le uova erano scadute ma non si butta via niente no?) era la prima volta che usavo questo metodo di solito uso l'ammoniaca per pezzi piccoli o metto direttamente il filo sul fornello a gas. Il medoto dell'uovo sodo l'ho trovato in molti post sia italiani che stranieri, io mi sono "affidata" alle spiegazioni molto chiare del tutorial di Giorgia Atzori che trovate qui. Comunque bando alle ciance ed ecco Premantura:





La catena come la chiusura laterale e i link sono interamete fatti a mano con filo di rame, le pietre sono i due pezzi di sea glass e agate colorate sempre nei toni marini. Per dare più stabilità al pendente in lamina di rame ho unito a grappolo un'agata colorata, un'amazzonite e una perlina di rame. Inoltre ho verniciato il pendente in modo che non si alteri nel tempo (la prossima volta lo proteggerò con cera d'api perchè la vernice è un po' troppo lucida per i miei gusti). 
E questo è tutto, credo di non aver dimenticato nulla.



A presto....

lunedì 9 settembre 2013

Ancora esperimenti e un po' di sconforto.

Dall'ultimo post è passato più di un mese, un mese in cui non sono riuscita a scrivere nemmeno un piccolo post anche se avevo tanta voglia di farlo, un mese che essendo per antonomasia vacanziero avrebbe dovuto essere rilassante ma che così non è stato. Tornata dalla settimana in Croazia ho avuto rari momenti per creare e sperimentare. Vuoi per il fatto che il pargolo aveva terminato campi scuola, centri estivi e ogni sorta di intrattenimento estivo per bimbi annoiati e perciò durante il giorno mi dedicavo a inventarmi qualcosa per intrattenerlo. Vuoi  per la paura di non trovare un lavoro ma al tempo stesso il terrore di trovarne uno come quello che mi ha fatto esaurire negli ultimi 2 anni e 1/2, e non poterlo ovviamente rifiutare, visto il periodo non farò mica la delicata con tutta la gente che spera di trovare un lavoro! Vuoi la preoccupazione per Mattia (il pargolo di cui sopra) che andrà in prima media in una scuola nuova. Vuoi che il mio bioritmo da qualche mese m' impone di svegliarmi alle 4 del mattino...insomma tutto ciò non per fare un elenco straziante di lamentele ma per dire che tempo e serenità per creare proficuamente non ci sono stati. Si perchè, purtroppo, io non sono come quegli artisti geniali che producono i loro pezzi migliori ispirati dalle loro vite travagliate, no io sono una comunissima mortale che risente alquanto dello stress! Per creare ho bisogno d'ispirazione ma anche di serenità! Risultato che in questo periodo non mi è riescito un tubo o per lo meno nulla che mi abbia soddisfatto. Nei ritagli di tempo ho iniziato un po' di lavori che poi ho abbandonato perchè hanno qualcosa che non va. Vorrei però farvi comunque vedere un esperimento da apprendista piccolo chimico non riuscito come avrei voluto ma che forse potrei anche recuperare

Eccolo questo è il mio secondo esperimento di etching casalingo su rame o acquaforte se vogliamo dirlo in italiano. Il primo esperimento si è letteralmente sciolto nell'acido, 2 ore di immersione decisamente troppo lunghe! Il risultato del secondo non è ancora perfetto, la piastrina di rame ha delle bolle nella parte che dovrebbe rimanere liscia probabilmente dovute a tempi di immersione ancora troppo lunghi. Successivamente ho provato con altre due lastrine di rame lasciate a bagno per 40 minuti, il risultato è stato più soddisfacente del primo ma stranamente una è un po' meno liscia dell'altra. Farò un post specifico sui vari esperimenti di etching così magari qualcuna di voi bravissime saprà spiegarmi perchè 2 pezzi di rame nello stesso liquido con gli stessi tempi hanno risultati diversi!

A presto...