lunedì 9 marzo 2015

Smalti a fuoco (torch fire enamel) - Parte I

Oggi voglio raccontarvi, illustrando le fasi della sperimentazione, la genesi della mia nuova passione/turba/mania: gli smalti a fuoco. Per non rendere il post troppo lungo e noioso ho pensato di dividerlo in due parti. Spero possa essere d'interesse per chi vuole iniziare questo tipo di esperienza.

Un po' di tempo fa, forse più di un anno, ho iniziato ad essere affascinata dai colori degli smalti a fuoco. L'attrazione è nata in modo graduale, ed è andata via via intensificandosi, peregrinando per il web. La rete è una fonte insauribile di immagini ed informazioni e farsi prendere la mano da qualcosa è un attimo: senza rendertene ben conto ti ritrovi con un nuovo pallino in testa! Ecco, credo che la mia "smalto/colore-passione" sia nata così. Sottolineo questo perchè tendenzialmente non sono molto sgargiante nelle mie creazioni o nel vestire, ma gli smalti mi hanno catturata e mi sto convertendo al colore......sarà la cromoterapia?? Perciò, nata una passione, cosa rimane da fare se non assecondarla? Ho iniziato dunque a studiare e ho fatto la scoperta, tra i tanti siti, di Painting With Fire Studio creato da Barbara Lewis che è, non solo rivenditrice di smalti Thompson, ma anche autrice di libri, tutorial e workshop dedicati all'arte dello smalto a fuoco applicato, non con il metodo tradizionale del forno, ma con il cannello: torch fire enamel. Al principio (parecchi mesi fa) la fase sperimentale è avvenuta con gli smalti Efcolor, ma non corrispondono esattamente alle mie aspettative. Mi sono ben presto resa conto che non era il prodotto che cercavo perciò li ho abbandonati subito, desiderando sempre più gli smalti Thompson. Continuavo a documentarmi quanto più possibile sulla tecnica del torch fire enamel e cercare un rivenditore italiano di smalti Thompson per evitare l'oneroso costo delle spedizioni dall'America. Nel frattempo ho fatto la conoscenza virtuale di Aldina, che già da un po' si è inoltrata nella sperimentazione degli smalti, ci siamo scambiate alcune mail per confrontarci sull'argomento e...Eureka! Mi ha dato uno dritta per acquistare gli smalti in Europa (grazie ancora Aldina). Ho acquistato qualche mese fa un po' di colori, giusto per iniziare gli esperimenti, purtroppo per questioni di salute ho dovuto accantonare il progetto e ogni tanto rimiravo con bramosia queste polverine colorate! Finalmente l'altra settimana ho iniziato a metterci mano. Non immaginate la gioia e l'entusiasmo: mi sembra di essere una bimba con il giocattolo tanto desiderato!!! 

Ecco alcune immagini della fase sperimentale (chi mi segue in fb o instagram ha già avuto un'anticipazione):




un treppiedi con retina metallica che ho acquistato e un "trivet" che serve da supporto per il pezzo da smaltare (non conosco il termine in italiano), quest'ultimo non l'ho acquistato ma me l'ha gentilmente costruito il marito della mia amica Claudia :)






 
un setaccio per l'applicazione degli smalti e un po' di colori per iniziare.






Di seguito i primi due esperimenti realizzati tutti su rame:

Un primo pezzo di dimensioni abbastanza ridotte e senza effetti particolari, giusto per capire come si comporta lo smalto. Si può notare come il colore cambi con l'applicazine del calore: l'azzurro vira al verde.




 




Il raffreddamento riporta il colore allo stato originale. 
Con i pezzi ho già montato degli orecchini: il paziente zero dell'esperimento!




Nella seconda prova due foglie in foldforming che volevo smaltare parzialmente con effetto sfumato e di sovrapposizione di colori per capirne la mescolanza. 

 









Ho fatto prima uno strato di verde acqua e poi uno strato di giallo chiaro

Questo secondo esperimento non è andato a buon fine in quanto, durante il raffreddamento, si sono formate delle crepe sulle smalto.












In una delle due foglie è addirittura saltato via mentre ripulivo dagli ossidi la parte non smaltata. 

Una delle cose che devo studiare bene è l'intensità della fiamma, la vicinanza al pezzo e quale parte della fiamma utilizzare perchè credo che possa aver influito sul formarsi delle crepe.

Per oggi mi fermo qui. Nella seconda parte vi mostrerò altre prove con altri colori e forme.


A presto...



3 commenti:

  1. Post utilissimo!! La foglia è fantastica. Potresti cortesemente dirmi dove hai acquistato gli smalti Thompson, ho visto che su Etsy ci sono dei rivenditori USA. Grazie mille

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andrea mi fa piacere ti sia stato utile. Gli smalti li ho acquistati in Danimarca da Enamelsupply.

      Elimina